lunedì 5 maggio 2008

Compito 5

E con questo ho fatto tutti i compiti dati dal prof.
Il mio rapporto con la matematica? Lo definirei molto tranquillo.
Alle elementari la matematica mi piaceva, anche se tra aritmetica e geometria ho sempre preferito la geometria, era molto più semplice e istantanea.
Passata alle medie ero nel gruppetto dei più bravi, ho anche frequentato un corso di potenziamento, consisteva nell'imparare il sistema binario (oggi da me dimenticato completamente), ma le semplici espressioni alcune volte (spesso) mi davano del filo da torcere, a causa di errori di distrazione non mi tornavano mai, le rifacevo dieci volte, senza arrivare mai ad ottenere il risultato del libro. Alla fine mi arrendevo e le facevo vedere a mio babbo che mi infamava sempre perché risultava essere un errore banale.
Alle superiori più o meno la situazione è sempre stata tranquilla andavo bene, anche se l'ultimo anno l'ho lasciata un po' andare, cioè vivevo di rendita e del nome che mi ero fatta, senza impegnarmici troppo, finché andava tutto bene...
Il rapporto della matematica con i ragazzi è proprio un bel problema, alle superiori ero in una classe che di matematica proprio non voleva neanche sentirne pronunciare il nome. La maggior parte non voleva avere niente a che fare con i numeri e non perché non gli riuscisse (anche se spesso era così), ma perché proprio loro non la volevano studiare, loro erano convinti che era troppo difficile e non ci provavano neanche. Era come se alle elementari fossero stati traumatizzati dalla maestra e questo gli impediva di intraprendere qualsiasi tipo di rapporto con questa materia. Era qualcosa di pauroso, è vero durante i primi due anni di liceo avevamo una professoressa che certo non aiutava a far piacere la materia, prendeva sempre di mira le stesse persone, e anche se le rendevi il compito perfetto più di 8 non ti dava. Il terzo anno è stato l'anno più distruttivo per questa materia, professoressa nuova, incapace di farsi rispettare dagli studenti, incapace di spiegare (parlava alla velocità della luce e non si capiva mai niente), la gente cantava durante le sue lezioni. Il quarto e quinto anno di nuovo cambiamento, professoressa nuova, metodo nuovo, fortunatamente era molto brava, un po' per la sua simpatia, un po' per non si sa quale motivo era riuscita a far capire qualcosa di questa astrusa e astratta materia che di concreto ha poco (o almeno questo pensavano in molti) e per chi l'algebra non sapeva neanche cosa fosse e parabole, ellissi, iperbole in un anno intero non era riuscito a imparare era tutto dire, vi immaginate voi a contatto con logaritmi e in un secondo momento limiti? La fine del mondo! Saremo rimasti fermi sui logaritmi e sui limiti non so quanto tempo, tant'è che alla fine del 5 anno dovevamo fare gli integrali, ma la prof scoraggiata c'ha rinunciato in partenza non ha neanche tentato di darci una definizione, meno male che all'esame era nella commissione interna altrimenti c'era da ridere...
Comunque il problema di questa materia è che già può risultare difficile di suo, già molti non riescono a capire cosa gli servirà nella vita, se poi ci mettiamo insegnanti incapaci che vengono continuamente cambiati il danno è fatto e i ragazzi continueranno ad odiare sempre la Matematica!
Difficile trovare il giusto metodo per insegnarla, è già impossibile trovare quello per le altre materie, figurati quello per la materia che da secoli tutti cercano di evitarla.


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